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ISTAT: CRESCONO PIL (+0,3%) E OCCUPAZIONE (+ 0,5%), MA IL SEGNALE VA CONFERMATO CON LE RIFORME 

03 settembre 2015

ISTAT: CRESCONO PIL (+0,3%) E OCCUPAZIONE (+ 0,5%),

MA IL SEGNALE VA CONFERMATO CON LE RIFORME. MAURO NATALE: "Sono dati sicuramente positivi, che vanno nella giusta direzione. Ma occorre che ci sia una conferma nei mesi successivi". Cosi' il presidente di Confindustria Molise Mauro Natale ha commentato le positive statistiche sul mercato del lavoro e sul Pil diffuse ieri dall'Istat.

"Non si può dire ancora se il miglioramento sul fronte dell'occupazione sia dovuto al miglioramento del ciclo economico (cioè al dimezzamento del prezzo del petrolio, al rafforzamento del dollaro e all’iniezione di liquidità da parte della Bce) o alle riforme introdotte sul fronte del mercato del lavoro. Ma - prosegue Natale -  è evidente che un segnale di ripresa c'è.

Questo segnale, tuttavia, sarà confermato solo se il governo centrale porterà al termine il programma di riforme promesso, accelerando sulla riforma della pubblica amministrazione e su quella fiscale.

La semplificazione amministrativa, infatti, insieme alla riduzione del carico fiscale su cittadini e imprese sono fondamentali per agganciare la ripresa.

Mi aspetto un segnale analogo anche sul piano locale.

Al punto in cui è arrivato il governo Frattura, con l’operazione di dismissione delle partecipate messa in atto, bisogna fare il passo successivo, cioè ripianare quanto più possibile i debiti contratti dalle precedenti amministrazioni regionali per alleggerire il carico fiscale dei contribuenti molisani.

Con urgenza, poi, è  necessario riempire di contenuti “l’area di crisi”, stabilendo in che modo spendere le risorse che il ministero dello Sviluppo stanzierà al Molise. Su questo punto, è bene capirsi fin da ora per evitare un’attribuzione impropria dei finanziamenti.

A mio avviso, ritengo necessario individuare dei criteri per stabilire quali siano le attività economiche che hanno una reale capacità produttiva e occupazionale in questa regione.

Occorre, infatti, impiegare le risorse dell’area di crisi sia per ricollocare i tanti lavoratori in cassa integrazione, sia per dare una vera opportunità di impiego a chi cerca lavoro in questa regione.

Da parte mia, sono in contatto con il Ministero per centrare questi obiettivi. Mi aspetto, però, che le strutture regionali dedicate facciano bene la loro parte, in tempi stretti e con argomentazioni inappuntabili”.
 

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